Faq Bando sottomisura 16.0 “Valorizzazione delle filiere agroalimentari”

FAQ AGGIORNAMENTO DEL 8 NOVEMBRE 2018

D: Il bando sottomisura 16.0 per il comparto oleicolo riporta per la Basilicata una PL regionale di tonn 13.200 riferita al 2015, ripreso dalla tabella A6 dell’Annuario Statistico Italiano e comprende olio ton 5.200 + sansa ton 8.000.

Domanda poiché un PVF del comparto comprende:

  1. Agricoltori che producono olive;
  2. Trasformatori che trasformano olive e producono olio e sansa;
  3. Commercianti che acquistano e vendono olio.

E’ giusto, ai fini dell’aggregazione del PL (5%) considerare:

  1. Per gli agricoltori le olive prodotte nella campagna 2016 – 2017;
  2. Per i trasformatori le olive trasformate nella campagna 2016 – 2017;
  3. Per i commercianti l’olio acquistato e venduto nella campagna 2016 – 2017.

Ai fini del totale della PL aggregata si sommerebbero olive e olio: le olive non sono riportate nella tabella A6 dell’Annuario Statistico Italiano, anche se 13.200 ton è la somma di olio e sansa. Oppure si possono allegare le fatture o altri documenti delle olive e trasformarle in olio e sansa sulla base di una resa media.

 

R.: E’ corretto considerare i dati relativi al 2016-2017. Fermo restando che solo i produttori contribuiscono alla soglia d’ingresso del 5%, mentre le quantità dei trasformatori e dei commercializzatori entrano in gioco nella disequazione di equilibrio della PL di cui al relativo criterio di selezione ex Art. 12. Per quanto riguarda la seconda parte del quesito, occorre fare riferimento alla seguente tabella relativa alle rese medie:

BASILICATA Provincia Olive molite (t) Olio prodotto (t) % Resa (olio/olive) % Olio prodotto su totale nazionale
POTENZA (PZ) 22.217 3.544 15,95 0,863
MATERA (MT) 19.701 3.164 16,06 0,77
Totale BASILICATA 41.918 6.708 16 1,633
Totale NAZIONALE 2.529.675 410.878 16,24

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FAQ AGGIORNAMENTO DEL 15 OTTOBRE 2018

D.: All’Art. 8 dell’Avviso Sottomisura 16.0 è affermato come “I partecipanti devono conferire, con atto unico, mandato collettivo speciale con rappresentanza ……..”. Tale espressione è ripetuta anche nella Nota 6 – relativa all’Art. 6 dello stesso avviso. Detta espressione ci fa intendere che il documento sottoscritto da tutti i partecipanti alla filiera e relativo al mandato collettivo di rappresentanza deve essere unico e, non come abbiamo ipotizzato, ripetuto singolarmente da ogni partecipante e abbinato all’impegno unilaterale (ma da parte di tutti) di costituirsi in ATS, ATI, ….. come invece previsto dall’Art. 10, punto 4, in merito alla documentazione richiesta dallo stesso avviso pubblico. Chiediamo conferma di ciò.
R.: Si conferma quanto richiesto dall’art. 10 punto 4), rimarcando la necessità che l’impegno a costituirsi in ATS, ATI, …. venga sottoscritto da tutti i partecipanti, e precisando che se viene fornito l’atto di pre-adesione di cui al precedente punto 3) del medesimo art. 10, il documento di cui al punto 4) non è necessario.

D.: In merito alla documentazione da predisporre ed allegare alla domanda di sostegno, l’art. 10 prevede al punto 3 Originale dell’atto di pre-adesione firmato fra i partner aderenti ed il capofila. Si chiede se sia lo stesso documento richiamato al punto 4 ovvero impegno a costituirsi in ATI e mandato collettivo o se si un diverso documento.
R.: I due documenti sono alternativi fra di loro.

D.: In merito ai legami associativi, nello specifico nel Bando (nota 13 pag. 8) si prevede che questi debbano esser effettuati per “tutti i soci/partner del progetto di filiera”, significa che anche i Comuni o le GdO o le Banche dovranno aprire il Fascicolo Aziendale SIAN?
R.: Il Fascicolo Aziendale SIAN deve essere aperto per tutti i soci e partner beneficiari e conferitori. Ad esempio una banca che entra nel progetto di filiera ma non è né conferitrice né beneficiaria non ha l’obbligo di aprire una fascicolo aziendale sul portale SIAN.

D.: Nel caso di ATI che intende costituirsi dopo l’eventuale approvazione, il documento “Originale dell’atto di pre-adesione” (punto 3 Art. 10) e “impegno a costituirsi…” (punto 4 Art. 10), possono essere inclusi in un medesimo documento? Ovvero, il documento “impegno a costituirsi…” è comprensivo di entrambi?
R.: Anche se i due documenti sono alternativi fra di loro, è possibile presentare un unico documento che li includa entrambi.

D.: Il fatturato dei soci aderenti alla filiera delle ‘officinali’, altri comparti, del 2017 deve essere almeno di € 250.000. Le produzioni dei soci del 2017 sono state vendute in parte nel 2017 ed in parte nel 2018. Sono ammissibili le fatture 2018 riportanti la dicitura ‘prodotto dell’anno 2017’ ai fini del computo del fatturato dell’anno 2017 e quindi per il raggiungimento della soglia di € 250.000 ?
R.: Sì. Per il calcolo della PLV non si farà riferimento alla fattura 2018 ma, come da FAQ del 16/03/2018, alla produzione 2017, ed al relativo listino prezzi 2017, del trasformatore/commercializzatore.

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FAQ AGGIORNAMENTO DEL 27 GIUGNO 2018

D.: In riferimento alla Sottomisura 16.0, il secondo principio nei criteri di selezione permette l’assegnazione di Punti 8 per la “Partecipazione attiva di tutti i soggetti della filiera che hanno presentato Domanda di sostegno (per la Produzione, la Trasformazione e la Commercializzazione)”.

Si chiede se per l’assegnazione degli 8 Punti è necessario presentare n. 3 diverse Domande di Sostegno:

  • n. 1 per Produzione (Mis. 4.1);
  • n. 1 per Trasformazione (Mis. 4.2);
  • n. 1 per Commercializzazione (Mis. 4.2);

oppure è sufficiente presentare n. 2 Domande di Sostegno:

  • n. 1 per Produzione (Mis. 4.1);
  • n. 1 per Trasformazione/Commercializzazione (Mis. 4.2).

R.: è sufficiente presentare n. 2 Domande di Sostegno

D.: In riferimento alla Sottomisura 16.0, il secondo principio nei criteri di selezione permette l’assegnazione del Punteggio per la “PL”, si chiede se è corretta la seguente interpretazione: nel caso in cui la filiera comprenda le soli fasi di 1° lavorazione e commercializzazione, vengono assegnati Punti 16 a prescindere dalle %, così come indicato nelle note?

Oppure viene assegnato un punteggio progressivo sostituendo nella disequazione al posto della ∑ Trasformabile la ∑ Lavorabile?

R.: La seconda interpretazione è quella corretta.

D.: In riferimento alla Sottomisura 16.0 e la determinazione dell’equilibrio della “PL”, nel caso in cui nella Filiera è prevista la fase di Trasformazione, la “PL Commercializzabile” è determinabile alle rese medie del prodotto? Ad esempio:

  • “PL Produttori”= 10.000 Q.li di Uve;
  • “PL Trasformabile”= 20.000 Q.li di Uve;
  • “PL Commercializzabile” di 25.000 Hl di Vino= 25.000/75% (resa media) –> 33.333 Q.li di Uve.

R.: Sì. La resa media da applicare è quella storica del trasformatore in filiera.

D.: In riferimento alla Sottomisura 16.0 si chiede se è ammissibile una Filiera così strutturata:

  1. Una Cooperativa “Alfa” composta da “n” Soci che conferiscono il proprio prodotto alla “Alfa”;
  2. La  Cooperativa “Alfa” conferisce il prodotto dei soci ad una OP “Beta” di cui è socia;
  3. La OP “Beta” vende ad un’Impresa di Trasformazione “Gamma” la quale a sua volta vende il prodotto finito ad un’Impresa di Commercializzazione “Omega”.

In caso di risposta negativa si chiede se ammissibile il caso in cui il produttore socio della Cooperativa “Alfa” conferisca direttamente alla OP “Beta” che a sua volta vende all’impresa di trasformazione e poi quest’ultima a quella di commercializzazione.

R.: E’ ammissibile quest’ultimo caso, se non vengono violati gli obblighi di conferimento dei produttori primari ad “Alfa”.

D.: In riferimento alla Sottomisura 16.0, Art. 6 “Condizioni di Ammissibilità” al punto 3 “il partenariato aggreghi almeno 10 (dieci) partner conferitori ed aggreghi almeno ………”, laddove tra i partecipanti sia presente una Cooperativa e/o una O.P. che preveda nel proprio Statuto l’obbligo di conferimento del 70%, si chiede:

  1. Ai fini del calcolo della “PL Produzione” si considerano tutti i soci anche se non sottoscrittori l’Atto d’impegno della Filiera?;
  2. Come documentazione probante, è sufficiente una autocertificazione D.S.A.N. del Presidente del C.d.A. e del Collegio Sindacale riportante i nominativi dei soci, la rispettiva produzione conseguibile e la produzione conferita?;
  3. Se nel computo della “PL Produzione” possono rientrare anche i Soci produttori e con feritori con terreni ricadenti in altre Regioni limitrofe?

R.:

  1. NO, verranno considerati i soli soci sottoscrittori dell’Accordo di Filiera;
  2. Sì;
  3. Sì, purché sottoscrittori dell’Accordo di Filiera.

D.: Per la compilazione dell’Allegato 1 sulla piattaforma http://filiere.basilicatapsr.it è possibile l’accesso simultaneo con lo stesso “Account” da più utenti?

R.: Sì, è possibile accedere con lo stesso account da più postazioni diverse. Se due o più utenti intervengono contemporaneamente sulla stessa Sezione (S.0x) della piattaforma, non è garantito il risultato e l’Amministrazione declina ogni responsabilità in merito. Si può invece lavorare con certezza del risultato, contemporaneamente su due o più Sezioni differenti.

D.: In riferimento alla disequazione riportata sia nelle Disposizioni per l’attuazione coordinata delle sottomisure 16.0-4.1-4.2 che nei criteri di Selezione (ΣPLVproduttori < ΣPLtrasformabile < ΣPLcommercializzabile), si chiede quali documenti devono esser prodotti per attestare che:

  • ΣPLtrasformabile è SUPERIORE al 20% a quella produttori aderenti alla filiera
  • ΣPLcommercializzabile è SUPERIORE al 20% di quella dei trasformatori aderenti alla filiera

A tal fine si chiede se vi è differenza di documentazione laddove le aziende trasformatrici e/o commercializzazione non richiedano alcun beneficio a valere sulla sottomisura 4.2 di filiera e pertanto sprovviste di Fascicolo Aziendale.

R.: La PL viene attestata, in entrambi i casi, sulla scorta della documentazione probante della quantità di prodotto di filiera trasformato/commercializzato nell’anno precedente.

D.: Con la presente al fine di definire al meglio il progetto di filiera si chiede se per l’attribuzione del punteggio “Partecipazione al progetto di attori complementari a sostegno della filiera….” – per il quale nelle note viene riportato un elenco di soggetti – possa valere (ai fini del conteggio 2 – da 2 a 5 – sup di 5 ) la sommatoria dei soggetti diversi anche se appartenenti, con ruoli diversi funzionali e debitamente giustificata la presenta nel PVF, alla medesima categoria macro ovvero “organismi di consulenza specializzati nel settore alimentare”

Ad esempio:

  1. Organismo specializzato in analisi di mercato => per le attività di export
  2. Organismo specializzato nella consulenza per il conseguimento delle certificazioni di qualità
  3. Organismo di certificazione
  4. Ente di ricerca => per le attività di trasferimento tecnologico di innovazioni per migliorare il processo
  5. Organismo di formazione => attività di formazione agli addetti su tematiche coerenti con la valorizzazione della filiera (es. nuovi metodi innovativi di commercializzazione ecce cc )
  6. Operatori in ambito di divulgazione (es. emittenti televisive e/o giornalistiche) per le attività di promozione della filiera

In questo caso è corretta nell’autovalutazione l’attribuzione dei 4 punti

R.: sì, è corretta. Lo stesso soggetto, in ogni caso, non potrà mai essere conteggiato due o più volte, anche se ricopre più ruoli.

D.: si chiede se una azienda agricola in filiera corta (es. produttrice di olio) possa partecipare al PVF impegnandosi a conferire il prodotto (es. olio sfuso per l’imbottigliamento e la commercializzazione)  – garantendo così l’attuarsi delle finalità del bando ovvero “favorendo la concentrazione dell’offerta e accrescendo la competitività, sostenibilità e il peso contrattuale del comparto olivicolo lucano – ad un soggetto che svolge il ruolo di commercializzatore e candida investimenti a valere sulla sottomisura 4.2 di filiera?

In caso affermativo:

  1. l’azienda agricola può – fatto salvo il limite per gli investimenti di stoccaggio – candidare interventi a valere sulla sottomisura 4.1 Filiera (es. frantoio e/o impianti olivicoli)?
  2. l’impegno di conferimento del prodotto (es. olio sfuso) deve rispettare il vincolo previsto al punto 5 art. 6 del bando?

R.: La risposta è negativa. Il conferimento dev’essere di materia prima; nel caso in specie, di olive e non di olio.

D.: Con riferimento all’art.12 del bando sottomisura 16.0 vengono assegnati 6 punti ai partenariati formalmente costituiti in attuazione dei PIF inteso quale medesimo capofila ed almeno il 50% dei beneficiari che hanno terminato i loro investimenti entro il 31/12/2015, con pagamento effettuato da Agea (Misure 121-123-311).

Quindi se si costituisce una ATS che ha come soggetto capofila il medesimo soggetto che ha già fatto il capofila in un PIF nella programmazione 2007-2013 e nell’ATS partecipano (indipendentemente se partner o beneficiari) almeno il 50% dei beneficiari che hanno concluso gli investimenti al 31/12/2015, documentato da apposito elenco e domande SIAN di saldo al 31/12/2015 (AGEA potrebbe aver liquidato in data successiva), indipendentemente dal numero totale dei partecipanti alla nuova ATS, si ha diritto a 6 punti?

Nel caso il beneficiario presente nella vecchia ATS ha concluso l’investimento al 31/12/2015 ma purtroppo per cause di forza maggiore (decesso, etc) non può partecipare alla nuova ATS, viene comunque calcolato nella percentuale del 50%?

R.: Per quel che concerne il primo quesito, come riportato letteralmente dall’art. 12 del Bando e peraltro trascritto nella domanda formulata, al 31.12.2015 AGEA deve avere già liquidato la domanda di saldo.

Per quel che concerne il secondo quesito, il punteggio viene assegnato in base ad un criterio di “affidabilità” legato al beneficiario, non all’azienda. La risposta è, dunque, negativa.

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FAQ AGGIORNAMENTO DEL 16 MAGGIO 2018

PREMESSA: L’art. 5 del bando,tra l’altro prevede che uno stesso soggetto può partecipare in qualità di richiedente l’aiuto a valere sulle sottomisure 4.1 o 4.2 ad un solo PVF, la nota (4) chiarisce che un soggetto può partecipare a più PVF purché richieda l’aiuto a valere sulle sottomisure 4.1 e 4.2 nell’ambito di uno solo PVF. L’art. 2 del bando sottomisura 4.1 in modalità di filiera tra l’altro precisa “Tutte le operazioni candidate sul presente bando dovranno dimostrare di avere una stretta relazione con gli obiettivi posti a base del PVF cui l’istanza si riferisce”. Il punto 5.3 delle Disposizioni per l’attuazione coordinata nella logica di filiera …. Tra l’altro prevede “E’ possibile presentare, col medesimo CUAA … un unico progetto a valere su una sola delle sottomisure 4.1 e 4.2 del PSR 2014-2020, a valere su un solo progetto PVF presentato nell’ambito della sottomisura 16.0”

 

D.: Un’azienda agricola che dispone di oliveti, di seminativi (cereali) e di allevamento (zootecnia da carne o da latte), che partecipa ad un PVF nel comparto olivicolo può presentare un progetto sulla misura 4.1 in modalità di filiera che interessa i comparti olivicolo-oleicolo, allevamento e cereali?

R.: No. Il progetto dovrà limitarsi agli investimenti previsti per il comparto olivicolo.

D.: Un’azienda agricola che dispone di oliveti, di seminativi (cereali) e di allevamento (zootecnia), che ha presentato domanda sulla misura 4.1 in modalità ordinaria per gli investimenti nei comparti, allevamento e cereali, può partecipare ad un PVF nel comparto olivicolo, presentando una domanda sulla misura 4.1 in modalità di filiera per gli investimenti nel comparto olivicolo, fermo restando il limite massimo di investimento per azienda?

R.: Sì. Trattandosi di uno stesso CUAA, vale la regola per cui se viene approvata la domanda filiera, decade quella ordinaria.

D.: Se il PVF non viene approvato tutte le domande sulle sottomisure 4.1 e 4.2 collegate non vengono esaminate e decadono, uno stesso beneficiario (CUAA) può presentare una domanda sulle sottomisure 4.1 o 4.2 in modalità di filiera, avendo presentato la stessa domanda sulle sottomisure 4.1 e 4.2 in modalità ordinaria?

R.: Sì. Trattandosi di uno stesso CUAA, vale la regola per cui se viene approvata la domanda filiera, decade quella ordinaria.

D.: Poiché la Produzione Lorda (PL) è soggetta ad oscillazioni per ragioni diverse indipendenti dalla volontà delle aziende (buone e cattive annate), ai fini dell’aggregazione per raggiungere la percentuale minima di PL regionale per l’ammissibilità al Bando, la PL da considerare è riferita al 2015, anno di riferimento dell’Annuario dell’Agricoltura Italiana?

R.: la Produzione Lorda da considerare è quella risultante al 15 maggio 2017, in analogia a quanto previsto dalla nota 10 di cui all’art. 6.

D.: Come si documenta la PL, basta una dichiarazione oppure occorre allegare le fatture?

R.: la PL, se non documentata da fatture o altri documenti aventi forza contabile equivalente, verrà calcolata in analogia a quanto previsto dalla nota 10 all’art. 6, utilizzando le rese risultanti dal SIAN per il PAI (Piano Assicurativo Individuale) che cataloga le rese per singolo Comune della Basilicata, al posto dei prezzi di listino.

D.: Poiché nei PVF rientrano anche cooperative agricole con numerosi soci e poiché la maggioranza dei soci delle cooperative non effettuano investimenti sia per le loro esigenze aziendali, sia per la limitatezza delle risorse, è possibile inserire nella piattaforma http://filiere.basilicatapsr.it alla sezione S.02 SOGGETTI COINVOLTI solo i soci della cooperativa che effettuano investimenti ed inserire nello stesso format una prima volta la cooperativa con gli investimenti della stessa ed una seconda volta la stessa cooperativa con il numero di soci ed i conferimenti, allegando un file con l’elenco dei soci della cooperativa che non effettuano investimenti con le produzioni conferite nel 2015?

R.: Si, ma solo limitatamente a quei soci che conferiscono almeno il 70% in filiera. Le produzioni da prendere in considerazione per il calcolo della PL sono quelle riferite al 2017.

D: In riferimento alla Disequazione riportata sia nelle Disposizioni per l’attuazione coordinata delle sottomisure 16.0 4.1 4.2 che nei criteri di Selezione (ΣPLVproduttori < ΣPLtrasformabile < ΣPLcommercializzabile), si chiede se concorrono alla determinazione della stessa

  1. la capacità di trasformazione delle produzioni lorde di aziende di trasformazione aderenti alla filiera il cui impianto non è ubicato in Basilicata
  2. la capacità di commercializzazione delle produzioni lorde di aziende di commercializzazione aderenti alla filiera non aventi sede in Basilicata

R.: Sì, ad entrambe le domande.

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FAQ AGGIORNAMENTO DEL 16 MARZO 2018

PREMESSA – All’Art. 12 del Bando Misura 16 – Sottomisura 16.0, nella parte riguardante il Principio “Partecipazione di partenariati formalmente costituiti in attuazione dei PIF”, nelle Note si precisa “Inteso quale medesimo capofila ed almeno il 50 % dei beneficiari che hanno terminato i loro investimenti entro il 31.12.2015, con pagamento effettuato da AGEA Organismo Pagatore (Misure 121 – 123 e 311)”.

DOMANDE: 

1) Il calcolo dell’eventuale 50% va fatto sulle aziende che hanno ricevuto il provvedimento di concessione del finanziamento sulle Misure 121 – 123 e 311?

2) Le imprese che pur avendo avuto il provvedimento di concessione hanno successivamente rinunciato vanno comprese nel calcolo oppure vanno escluse?

3) Le imprese che pur avendo realizzato e collaudato entro la data in premessa, sono state successivamente oggetto di subentro da parte dei figli con la misura 6.1, le possiamo considerare in continuità con le precedenti e quindi contribuire al raggiungimento del 50%?

RISPOSTE:

1) SI, a patto che abbiano finito gli investimenti al 31 dicembre 2015.

2) Le imprese che hanno rinunciato vanno comprese nel calcolo.

3) NO, in quanto il criterio, come testualmente riportato, parla di permanenza dei “beneficiari”, circostanza che evidentemente non ricorre nel caso di un subentro.

DOMANDE:

1) Come listino prezzi per il calcolo della PLV per una filiera delle piante officinali, rientrante nel comparto “Altre filiere agroalimentari”, può essere utilizzato il Rapporto ISMEA di giugno 2013 “PIANTE OFFICINALI IN ITALIA: UN’ISTANTANEA DELLA FILIERA E DEI RAPPORTI TRA I DIVERSI ATTORI”?

2) Per quanto riguarda azioni di formazione, sempre nell’ambito della 16.0, dobbiamo allegare un preventivo dettagliato, con indicato anche ore e lezioni da svolgere?

RISPOSTE:

1) Nel caso in cui il/i trasformatore/i e/o commercializzatore/i della costituenda filiera abbiano già trattato le materie prime (piante officinali) de quae, avranno un listino acquisti, al quale occorre fare riferimento. Nel caso, invece, in cui si tratti di attività nuova per loro, o siano addirittura trasformatore/i e/o commercializzatore/i di nuova costituzione, si può fare certamente riferimento al Rapporto ISMEA emarginato.

2) Sì. In questo caso, fermo restando che i preventivi da presentare sono tre fatte salve le deroghe previste dal Bando, si ricorda che il riferimento per la determinazione dei relativi costi è la Circolare Ministero del Lavoro n. 2/2009.

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FAQ AGGIORNAMENTO DEL 17 OTTOBRE 2017

FAQ 1

D: In merito alla misura 16.0 possiamo partecipare in altri comparti agroalimentari con un comparto agricoltura biologica che raccoglie più comparti? (es. cereali, ortofrutta, miele, officinali, etc.). Sarà una filiera trasversale.

R: qualora la filiera biologica sia multi-comparto, essa rientra nel comparto “Altre filiere agroalimentari”.

 

Ultimo aggiornamento 8 novembre 2018, ore 8:22

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