Il processo di rinnovamento degli appalti pubblici in Italia è nato dalla necessità di sviluppare un sistema di regolazione della materia coerente, semplificato, unitario, trasparente e, soprattutto, armonizzato alla disciplina europea, con particolare riferimento all’attuazione dei princìpi fissati da alcune Direttive approvate dalle Istituzioni comunitarie nel 2014.
Le Direttive sono atti che vincolano gli Stati cui sono dirette, imponendo loro l’obbligo di raggiungere un determinato risultato, lasciando invece libertà di scelta delle misure ritenute più opportune per ottenerlo.
Il legislatore comunitario ha dedicato particolare attenzione alla materia degli appalti pubblici, in quanto li considera uno strumento necessario per la realizzazione di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, che può garantire un uso più efficiente possibile dei finanziamenti pubblici.
In questa pagina “Normativa comunitaria” viene presentato il testo integrale delle tre Direttive nn. 23, 24 e 25 del 2014, grazie alle quali è stato poi avviato, a livello nazionale, il processo di riforma in materia di appalti pubblici e concessioni.