FAQ – Bando Misura 10.1.1 Produzione integrata – Annualità 2017
1. Un’azienda agricola interessata alla misura della agricoltura integrata prevista dal PSR 2014-2020 ha l’obbligo di utilizzare sementi certificate e conciate per le colture erbacee più comuni nel nostro territorio (grano duro, orzo, avena, favino, etc), in base ai disciplinari in vigore nella Regione Basilicata?
I disciplinari regionali di produzione integrata non prevedono per le colture erbacee l’obbligo di utilizzare seme certificato o conciato. Si consiglia che il materiale di propagazione sia sano e garantito dal punto di vista genetico, fitosanitario e per gli aspetti di qualità agronomica.
2. Un’azienda che aderisce al Sistema Nazionale di Qualità di Produzione Integrata (SQNPI) entro il 15 novembre certifica una superficie di 10 ha come da fascicolo aziendale. Al 15 maggio 2017, con l’aggiunta di un contratto di affitto sul fascicolo aziendale, la superficie aumenta a 15 ha. I 5 ha in aumento potranno essere richiesti a premio nella domanda PSR relativa al bando Misura 10.1.1 Produzione integrata?
L’azienda dovrà notificare al SQNPI i 5 Ha in aumento, applicare la tecnica di produzione integrata ma non chiederli a premio.
3. Un’azienda che aderisce al Sistema Nazionale di Qualità di Produzione Integrata (SQNPI) entro il 15 novembre , certifica una superficie di ha 10 a seminativo. Al 15/05/2017 i dieci ha a seminativo sono diventati frutteti. Si dovrà predisporre una variazione alla certificazione SQNPI prima della domanda? Le colture a premio saranno i seminativi o i frutteti ?
R: L’azienda dovrà predisporre la variazione al SQNPI prima della presentazione della domanda di sostegno/pagamento.
Se accolta, le colture a premio saranno i frutteti.
4. L’ iscrizione all’39;ente di certificazione può avvenire entro 120 gg. da quando viene inserita la volontà di adesione al SQNPI?
R: così come specificato nel bando all’art. 6 l’adesione e l’assoggettamento al sistema di controllo deve avvenire contestualmente all’adesione al SQNPI
5. Nel bando relativo all’operazione 10.1.01, Agricoltura integrata, relativamente all’avvicendamento colturale è indicato che vi è l’obbligo di una rotazione quinquennale che comprende almeno tre colture principali e prevede al massimo due anni di monosuccessione per ogni coltura. Considerato che nello stesso bando è riportato che i cereali autunno-vernini sono considerati un’unica coltura e che il disciplinare regionale del frumento riporta invece che occorre adottare una rotazione quinquennale che comprenda almeno due colture e consente al massimo due ristoppi a condizione che la coltura inserita tra i due ristoppi appartenga a diversa famiglia botanica.
La domanda è: si deve rispettare l’indicazione contenuta nel bando? Ovvero quella riportata nel disciplinare di produzione integrata?
E’ evidente che la scheda di misura del PSR e, di conseguenza, il bando risultano più restrittivi rispetto al disciplinare di produzione integrata approvato dalla Giunta Regionale. Ne consegue che occorre rispettare le indicazioni riportate nel bando (legge speciale).