FAQ Bando ordinario sottomisura 4.2 “Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli”

FAQ 1 Punteggio riferito alla trasformazione dei prodotti

D: In riferimento al bando 4.2, si chiedono chiarimenti sull’art. 12. Per ottenere il punteggio riferito alla trasformazione dei prodotti DOP, IGP ecc. di cui alla tabella dell’art. 12 del Bando, basta utilizzare almeno uno dei prodotti DOP, IGP ecc. per ottenere il relativo punteggio?

R: sì, a condizione che sia ben identificata l’operazione per cui viene utilizzato il prodotto DOP, IGP di cui all’art. 12.

Faq.2: Imprese associate

L’art. 4 del bando dice che i beneficiari sono: “Imprese singole o associate operanti nella trasformazione, commercializzazione e/o nello sviluppo di prodotti agricoli (esclusi i prodotti della pesca) di cui all’allegato I del trattato dell’Unione Europea”.

  1. a) in che modo le aziende devono associarsi?

R: Due o più aziende di trasformazione che intendono associarsi lo possono fare in tutte le forme giuridiche riconosciute dalla normativa nazionale, e aprire un fascicolo aziendale a nome del nuovo soggetto.

  1. b) Si pensava di costituire una Associazione Temporanea di Imprese (ATI), e per cui, tutte le imprese sono solidalmente responsabili nei confronti dell’ente erogante (art. 37, comma 5, d. lgs. 163/2006).

R: Ai sensi dell’articolo 6 del bando, sono ammessi a presentare domanda di sostegno le aziende iscritte alla Camera di Commercio; poiché l’ATI non ha iscrizione alla C.C.I.A.A. non è ammissibile.

Faq.3: Differenze tra bando 4.2 Ordinario e Bando 4.2 PVF

Volevo un chiarimento sulla differenza tra il bando relativo alla sottomisura 4.2 “Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli. “Progetti di valorizzazione delle filiere agroalimentari” e il bando, sempre della sottomisura 4.2, però ordinario “Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli”.

Pensavo che la differenza fosse nel partecipare o meno ad una filiera, però il dubbio mi sorge perché anche nel bando riservato alla filiera mi posso presentare come impresa singola.

R: La differenza tra i due bandi non è legata alla categoria dei beneficiari che è la medesima, ma all’approccio e al conferimento della materia prima. Nel caso del bando PVF l’azienda di trasformazione deve raccogliere la produzione primaria (contratti di conferimento) all’interno delle aziende agricole aderenti alla filiera; nel Bando ordinario il conferimento (contratti di conferimento) deve essere sempre dimostrato tra trasformatore ed aziende agricole senza vincolo di adesione alla filiera.

Faq.4: Azienda agricola e produzione extra aziendale

Possono aderire anche le aziende agricole e/o società agricole e produttrici (che rispettano il 75% di prodotto extra-aziendale) che in visura camerale è esplicitamente scritto che possono fare trasformazione?

R: La domanda per come è posta indicherebbe un azienda agricola che trasforma prodotto prevalentemente extraaziendale (75% proveniente da altre aziende). Questo contrasterebbe con quanto disposto dal D.lgs. 228/01 e successive modifiche ed integrazioni disponibile sul sito del MIPAAF al seguente indirizzo:https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1055.

Faq.5: Criteri di selezione

A) con riferimento al bando sottomisura 4.2 a valere sul PSR BASILICATA 2014-2020, tra i criteri di selezione di cui all’art. 12 al comparto “Operazioni riferite alla trasformazione di produzioni primarie a quelle previste dalla Misura 3.2” laddove la definizione del criterio riporta “Operazioni riferite alla trasformazione di produzioni primarie a quelle previste dalla Misura 3.2 (DOP. IGP, ecc., eccetto biologico). Nello specifico Fagioli bianchi di Rotonda DOP, Melenzana Rossa di Rotonda DOP, Fagiolo di Sarconi IGP, Peperone di Senise IGP e Produzioni legate a disciplinari SQNZ.” vuol significare che l’attribuzione di tale punteggio è riferita alle sole produzioni elencate o invece anche ad altre produzioni che fanno riferimento a denominazioni DOC, DOP, IGP, ecc (Canestrato di Moliterno IGP, Grottino di Roccanova DOC, Caciocavallo Silano DOP, Caciocavallo Podolico Lucano DOP…).

R: Il punteggio è attribuito alla trasformazione di tutte le produzioni primarie previste dalla misura 3.2 ad eccezione del biologico; le DOP, DOC e IGP di prodotti trasformati non sono da considerarsi valide per l’assegnazione del punteggio.

 B) La lenticchia IGP di Altamura (che include importanti areali produttivi della Basilicata), che a fine 2016 ha ricevuto il riconoscimento Ministeriale, può essere meritevole del punteggio riferito alla trasformazione di produzioni primarie a quelle previste dalla Misura 3.2?

R: NO, per il criterio di selezione “Operazioni riferite alla trasformazione di produzioni primarie a quelle previste dalla Misura 3.2” accedono al punteggio solo le produzioni primarie presenti nel paragrafo del PSR “Condizioni di ammissibilità” della misura 3.1 (riportate testualmente all’interno del criterio di selezione del bando).

Faq 6: Spese ammissibili

Tra le spese ammissibili è possibile acquistare un opificio già esistente, ristrutturarlo ed ammodernalo per gli scopi progettuali?

R: NO, come previsto nel bando sono ammissibili le ristrutturazioni solo di immobili aziendali e non vi è la possibilità di acquistare macchine ed attrezzature usate.

Faq 7: Imprese di commercializzazione

Le imprese di sola commercializzazione (per esempio una azienda cerealicola di stoccaggio), per partecipare al bando devono necessariamente associarsi ad altre aziende di produzione primaria e/o trasformazione?

R: SI, anche per le imprese di sola commercializzazione, permane il vincolo del 51% del prodotto, come disposto nell’ultimo comma dell’articolo 6 (prevalenza extra aziendale). Restano confermati anche per le imprese di commercializzazione tutti i requisiti di ammissibilità dell’impresa.

L’art. 10 dei bandi in modalità di filiera ed in modalità ordinaria prevedono al punto 9 “precontratti di fornitura ……. Debitamente firmati e corredati della fotocopia del documento d’identità dei contraenti”, l’art 18 degli stessi bandi al punto 11 prevedono “obbligo di dimostrare con contratti debitamente registrati che almeno ¾ delle produzioni primarie siano di provenienza extra aziendale”. Ai precontratti vanno allegati i documenti di identità o vanno registrati?

R: La differenza tra i due articoli del bando, consta nel fatto che l’articolo 10 prevede la documentazione necessaria in fase di progetto, pertanto prevede la presentazione di precontratti di fornitura; mentre, l’articolo 18 del bando “Impegni specifici collegati alla sottomisura” prevede gli impegni da mantenere dopo la concessione del sostegno e/o al termine della realizzazione dell’investimento, pertanto, i precontratti devono essere sostituiti da contratti di conferimento regolarmente registrati.

Nel comparto olivicolo molti frantoi trasformano le olive dei produttori che ritirano l’olio per le esigenze famigliari e pagano il servizio di molitura – queste situazioni come vanno definite?

R: il servizio di sola molitura del prodotto è da ricondurre al nolo di attrezzature, pertanto non è da considerarsi come un acquisto e/o fornitura di materia prima e quindi non rientra nel computo del ¾ della produzione trasformata.

Faq 8: Investimenti ammissibili
a) La vendemmiatrice e le attrezzature agricole sono finanziabili all’interno della domanda 4.2 e quando queste attrezzature sono da considerarsi innovative?

R: I macchinari ed attrezzature ammissibili sono solo quelle legate alle operazioni di trasformazione e/o commercializzazione e non finalizzate alla produzione e raccolta dei prodotti agricoli.

Le attrezzature si considerano innovative quando rispettano quanto riportato nell’articolo 12 del bando, con riguardo al criterio di selezione “Innovazione”.

b) La pigiatrice dotata di selezione ottica ricade negli investimenti innovativi?

R: Vedasi risposta precedente

Faq 9: Massimali

L’importo massimo dell’investimento per la domanda 4.2 è di 3 Milioni di euro anche per le grandi imprese?

R: Si

Faq 10: Prezziario

Qualora voci di intervento da realizzarsi, non siano presenti nel prezziario ufficiale, in che modo si deve procedere?

R: Nel caso di voci di costo non rivenibili, in nessun caso nel prezziario regionale vigente, occorre procedere con la richiesta di tre preventivi comparabili tra loro e provenienti d ditte concorrenti, allegando anche le note (anche mail) di richiesta del preventivo.

 Faq 11: Partecipazione contemporanea al bando Ordinario e PVF

Un potenziale beneficiario della 4.2 può partecipare contemporaneamente ai due bandi Ordinario e di Filiera?

R: Si, nel caso di ammissione a finanziamento del progetto di filiera nell’ambito della misura 16.0, porterà alla automatica rinuncia del progetto candidato sulla misura 4.2 ordinario. 

Faq 12: Minimo investimento

Un’impresa di trasformazione che effettua un investimento di € 150.000 euro, di cui acquisto di un immobile per € 70.000 è comunque ammessa al bando, anche se la richiesta di contributo avverrà sulla somma di € 80.000 di investimenti ammissibili (escluso quindi l’acquisto?).

R: Art. 8, ultimo comma del bando. L’investimento minimo, al netto delle spese non ammissibili, deve essere pari a € 150.000. 

Faq 13: Investimenti di commercializzazione

Si chiede se le cooperative agricole che sono in possesso di tutti i requisiti di ammissibilità previsti dall’articolo 4 del bando misura 4.2 e, che non fanno attività di coltivazione dei terreni e nel loro fascicolo aziendale hanno solo ed unicamente i fabbricati inerenti l’opificio dove si svolge attività di lavorazione, condizionamento, confezionamento e commercializzazione dei prodotti agricoli degli associati, oppure hanno nel fascicolo solo dei terreni (che non coltivano) dove costruiranno l’opificio aziendale da adibire a commercializzazione dei prodotti agricoli, possano partecipare al bando de quo.

R: SI, con l’impegno di commercializzare con l’impianto ammesso a finanziamento almeno il 51% del valore totale annuo, prodotti ottenuti dalla produzione e/o trasformazione delle imprese associate anche se non direttamente trasformate da quest’ultime. (Art. 6 ultimo comma del bando). 

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