FAQ Misura 6.2 Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per attività extra-agricole nelle zone rurali
AGGIORNAMENTO DEL 29 NOVEMBRE 2019
D: E’ possibile candidare un progetto che preveda l’acquisto di sansa di olive, e quindi non prodotto primario agricolo, il suo stoccaggio e la sua successiva commercializzazione in sacchetti come combustibile domestico?
R: Si, l’attività rientra tra quelle ammissibili di cui all’art. 6 del Bando.
AGGIORNAMENTO DEL 14 NOVEMBRE 2019
D: Da che data sono utili le spese ai fini della rendicontazione finale?
R: Le spese utili alla rendicontazione sono quelle effettuate dopo il rilascio della domanda di sostegno a SIAN.
AGGIORNAMENTO DEL 5 NOVEMBRE 2019
D: Cosa si intende all’articolo 6 condizioni di ammissibilità “……la partita iva dell’attività extra – agricola è stata aperta da non più di sei mesi a far data dal rilascio della domanda di sostegno sul portale sian”?
R: Significa che in ogni caso la PIVA del proponente non può essere “più vecchia” di sei mesi a partire dal rilascio della domanda di sostegno.
D: Se il Piano Aziendale prevede, ad esempio, un totale di spesa di 75 mila euro, ma poi a rendicontazione ne risultano effettivamente sostenute 60 mila (senza quindi che si vada a variare il punteggio relativo all’indice di investimento), il piano aziendale risulta comunque attuato? Oppure occorre presentare una domanda di revisione?
R: In caso di ammissione a finanziamento dovrà essere realizzato il PA ammesso (€ 75.000,00). Vi è comunque la possibilità motivata e giustificata di rimodulare il PA senza che vengano meno i requisiti di finanziabilità del progetto. Ad ogni modo si consiglia di valutare bene prima della presentazione della domanda di sostegno la sostenibilità ed l’entità del PA.
D: Nell’arco dei 5 anni in cui è obbligatorio restare in attività, è possibile una trasformazione giuridica del soggetto, ad esempio da ditta a società o viceversa?
R: Tale evenienze essendo in potenziale contrasto con gli impegni specifici del beneficiario (cfr. punti 1 e 5 dell’art. 15) saranno valutate caso per caso al momento del loro verificarsi.
AGGIORNAMENTO DEL 4 NOVEMBRE 2019
D: Sul PA posso prevedere costi per la formazione del titolare e del personale.
R: Si, laddove questi siano giustificati come necessari all’avvio dell’attività.
AGGIORNAMENTO DEL 30 OTTOBRE 2019
D: Accederò al Bando 6.2 con il codice ATECO *****, qualora aggiungessi il codice ATECO ***** potrei accedere al punteggio del criterio di selezione di riferimento?
R: In fase di istruttoria non ci sarà un’attribuzione automatica dei punteggi, in quanto questi saranno assegnati in base al codice ATECO ed in relazione al tipo di attività descritta che si intende avviare e non saranno premiate scelte “strumentali” unicamente volte ad accedere a punteggi non coerenti con l’attività descritta ed avviata. A questo si aggiunga che in sede di verifica finale a SALDO sarà controllata la rispondenza di quanto dichiarato e trasmesso in sede di domanda di sostegno e l’effettiva attività avviata.
AGGIORNAMENTO DEL 25 OTTOBRE 2019
D: Posso subordinare l’avvio della mia attività all’esito dell’istruttoria della mia domanda di sostegno?
R: La partecipazione al Bando è strettamente legata al possesso dei requisiti indicati all’art. 6 del Bando. Con FAQ precedente è stato chiarito che l’attività economica dovrà risultare attiva al momento della presentazione della domanda di pagamento a titolo di SALDO (seconda rata).
D: Il PA può subire modifiche fra voci di costo dello stesso nel corso della vita del progetto, fermo restando il valore di € 40.000,00 / € 52.000,00? Si possono inserire nuove voci? (*)
R: L’art. 16 indica quali sono le regole che disciplinano le revisioni del PA. Alle suddette domande si può, in linea generale, rispondere affermativamente qualora ci si muova in spese strettamente connesse all’avvio dell’attività economica.
D: Il passaggio generazionale padre – figlio può essere inteso come avvio nuova attività.
R: No il mero subentro non può. La definizione di avvio deriva dalla previsione del PSR Basilicata “All’operazione possono accedere aziende costituitesi da non più dei sei mesi, determinati in base alla data di apertura della partita IVA”. I requisiti di ammissibilità sono quelli dell’art. 6 del Bando.
D: Come si calcola il 20% per le spese in ICT del terzo criterio di selezione?
R: Su un PA di € 40.000,00 sono € 8.000,00, su un PA di € 50.000,00 sono € 10.000,00.
AGGIORNAMENTO DEL 22 OTTOBRE 2019
D: Come va inquadrato il commercio ambulante rispetto alla necessità di garantire una sede nelle aree di cui all’art. 4 del Bando?
R: Nei casi in cui può risultare difficile collegare l’attività economica ad un luogo definito, ai fini del rispetto dei requisiti del Bando territorializzato in ambiti geografici ben specifici (Comuni con meno di 2.000 residenti), al fine di permettere una valutazione istruttoria è necessario che la proposta si connoti anche per un “elemento fisico” (un piccolo punto vendita o un deposito) ubicato nelle aree ammissibili.
AGGIORNAMENTO DEL 18 OTTOBRE 2019
D: Fra le spese rendicontabili alla fine e quindi che posso inserire nel PA rientrano quelle relative alla cartellonistica informativa richiamata all’art. 21 del Bando?
R: Si
D: La mia ditta opera nel settore del commercio. E’ possibile prevedere nel Piano Aziendale l’acquisto di merci da vendere?
R: No
AGGIORNAMENTO DEL 15 OTTOBRE 2019
D: E’ possibile utilizzare il finanziamento per un’unica spesa, ad esempio l’acquisto di un immobile o di un mezzo mobile?
R: L’aiuto forfettario connesso alla sottomisura 6.2 è finalizzato all’avvio di attività extra – agricole e non per una spesa in particolare. Appare difficile comunque che un’attività si possa avviare concretamente con il solo acquisto dell’immobile / autovettura o di un solo bene. Si ricorda che in sede di verifica amministrativa della domanda di SALDO i controlli (anche in sede) verteranno anche sull’effettiva operatività dell’attività per la quale è stato concesso l’aiuto.
AGGIORNAMENTO DEL 10 OTTOBRE 2019
D: Al momento della presentazione del progetto la ditta deve essere attiva?
[R: Trattandosi di start-up, è sufficiente che l’operatore economico sia attivo al momento della presentazione della prima domanda di pagamento].
ERRATA CORRIGE R: L’attività dovrà risultare attiva al momento del rilascio della domanda di pagamento a SALDO
D: L’obbligo di iscrizione alla CCIAA vige anche per l’avvio di attività libero professionali?
R: L’avviso ha quali beneficiari “operatori economici” per i quali è necessario l’iscrizione alla CCIAA.
D: L’art. 3 punto 1e) del Bando ammette il commercio di prodotti non agricoli, mentre dai riferimenti ATECO sembra emergere il contrario. Quale è la posizione cui far riferimento?
R: Confermiamo c’è contraddizione. Vale quanto previsto all’art. 3 punto 1e) le attività commerciali di sola vendita di prodotti agricoli ex Allegato I non sono ammissibili.
D: Può partecipare un pensionato (fermo restando le altre condizioni di ammissibilità)?
R: Il Bando non preclude detta possibilità
D: Occorre presentare terne di preventivi
R: No, come già detto non è prevista la verifica dell’ammissibilità della spesa in sede di istruttoria della domanda di sostegno.
D: Come faccio ad esser certo che una spesa è riferita all’avvio dell’attività, visto che non c’è una lista di spese ammissibili?
R: L’aiuto forfettario può essere utilizzato per tutte le spese attinenti all’avvio dell’attività e quindi non è oggettivamente possibile indicare un menu di riferimento. Un parametro qualitativo è quello di immaginare in sede di controllo quale risposta fornire alla domanda “Perché questa spesa è attinente all’avvio dell’attività?”
D: Un non residente nei comuni ammissibili può avviare un’attività ubicata in queste aree (ammissibili)
R: Si.
D: Per aziende che non svolgono attività agricole è necessario possedere il fascicolo aziendale (D.P.R. n. 503/99)?
R: Si, chi fa domanda sui bandi PSR deve avere Fascicolo aziendale (che in questa casi avrà una forma molto semplificata)
D: Il piano aziendale deve essere avviato entro 3 mesi (art. 12) o entro 9 mesi (art. 15 comma 3)?
R: Il Bando ha un refuso. Il PA va avviato entro 3 mesi, come sarà indicato nell’atto di concessione dei beneficiari finanziati.
D: Il titolo di disponibilità del bene immobile della sede operativa dell’attività può essere dimostrato attraverso un contratto di comodato ad uso gratuito o di locazione?
R: La procedura, attesa la natura forfettaria dell’aiuto, non prevede verifiche in tal senso o rispetto a permessi e nulla osta. Si consiglia tuttavia di porre particolare attenzione a queste problematiche al fine di rispettare i limiti circa avvio e conclusione del Piano aziendale.
AGGIORNAMENTO DEL 9 OTTOBRE 2019
D: Qualora un soggetto non potesse detrarre l’IVA questa concorre ai valori € 40.000,00 / 52.000,00 del Piano Aziendale?
R: L’art. 7 del Bando che prevede “Si precisa che i PA dovranno includere interventi per un importo complessivo non inferiore all’entità del sostegno (€ 40.000,00), IVA esclusa”.
AGGIORNAMENTO DEL 4 OTTOBRE 2019
D: Con l’aiuto della misura 6.2 poso acquistare attrezzature usate?
R: L’acquisto di materiale usato non sarà considerato spesa utile in fase di saldo finale.
AGGIORNAMENTO DEL 1 OTTOBRE 2019
D: Il punto 4) dell’art. 6 parla di “sede legale” ubicata in uno dei comuni di cui all’art. 4 (meno di 2.000 residenti). Vale anche per la sede operativa?
R: Sede legale ed operativa, quest’ultima n coerenza con l’art. 4 del bando <Ambito territoriale di applicazione>, devono essere ubicate in Comuni con meno di 2.000 residenti come da elenchi provinciali indicati dal medesimo articolo
AGGIORNAMENTO DEL 30 SETTEMBRE 2019
Sono residente in un Comune inferiore a 2000 abitanti e vorrei presentare un progetto aziendale in un altro comune sempre inferiore a 2000 abitanti posso presentare la domanda?
Si
Non sono possessore di partita iva, posso presentare la domanda?
No, prima del rilascio della domanda di sostegno, ai sensi dell’art. 6 comma 2, è necessario avere la PIVA.
Eventuale/i sede/i operative che l’impresa volesse attivare devono essere ubicate allo stesso modo nei Comuni di cui al Bando oppure possono essere ubicate/i in un qualsiasi Comune della Basilicata?
Sia la sede operativa che quella legale devono essere ubicate nei territori comunali con meno di 2.000 residenti (cfr. artt. 4 e 6 del Bando). Non è richiesto che sede operativa e legale coincidano fermo restando che devono essere ubicate in aree con meno di 2.000 residenti.
Al fine di strutturare il piano aziendale, visto l’art.6 del bando “Condizioni di ammissibilità”, dove si legge che: “Si precisa che il sostegno potrà essere utilizzato per qualsiasi spesa, purché strettamente funzionale alle finalità del progetto”. il quesito è: nel caso venisse ammesso il sostegno, quali sono le spese specifiche rientranti? Ad esempio spese per bollette energia elettrica, spese mensili linea internet, canone di locazione locale commerciale, impianto di videosorveglianza, spese piccoli interventi di manutenzione nel locale (adeguamento impianto elettrico, oppure la creazione di un divisorio interno al locale, oppure la sostituzione della porta d’ingresso), possono essere accettate nel piano aziendale e quindi per la rendicontazione? Se è possibile avere anche una scheda delle spese ammissibili.
La procedura prevede la possibile assegnazione di un sostegno per il quale non si applica il concetto di spesa ammissibile, quindi non può essere un menu come per molte altre misure del PSR.
Precisato che le FAQ non possono essere utilizzate come momento pre-istruttorio, si ribadisce che sono consentite tutte le spese oggettivamente connesse al Piano Aziendale, comprese quelle in conto gestione. Tutte le spese effettivamente sostenute ovviamente dovranno essere coerenti con quanto presentato al punto 3.2 del Format di Piano Aziendale.
Ho aperto una attività e quindi PIVA circa due mesi e mezzo fa. Aggiungendo un ATECO coerente con quelli di cui all’art. 6 del Bando ed ampliando così la mia attività posso partecipare alla selezione?
Si, a condizione che la DS sia rilasciata non oltre sei mesi dalla sua apertura.
Il già titolare di partita IVA che esercita già un’attività di piccola e media impresa può essere rappresentate legale di una nuova Società che avvia una nuova attività?
Il Bando non preclude detta possibilità.
Come associazione no-profit posso partecipare al bando?
Solo se il suddetto soggetto possa svolgere una delle attività di cui all’art. 6 del Bando possa avere una PIVA ed una iscrizione alla CCIAA.
Io sono al momento legale rappresentante di una società cooperativa di servizi turistici costituita nel maggio 2017 e che verrà sciolta nel 2020. Questo può essere motivo di esclusione o di svantaggio ai fini della valutazione del progetto?
La fattispecie descritta non rappresenta motivo di esclusione o svantaggio. Resta inteso la retroattività massima di sei mesi per la PIVA.
Posso avviare l’attività di edicolante?
Per quesiti simili, onde evitare fraintendimenti , si invita a verificare la propria idea con i codici ATECO pubblicati sulla pagina del Bando 6.2 CLICCANDO QUI
Al momento della presentazione del progetto la ditta deve essere attiva?
Trattandosi di start-up, è sufficiente che l’operatore economico sia attivo al momento della presentazione della prima domanda di pagamento.
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Ultimo aggiornamento 29 novembre 2019, ore 13:47