FAQ Bando sottomisura 4.2, Aggiornamento del 16 marzo 2018
FAQ AGGIORNAMENTO DEL 16 MARZO 2018
Faq.: Opere edili
Per le opere edili laddove il preventivo della impresa coincide con il computo metrico redatto secondo il prezziario regionale posso non includere altri 2 preventivi?
R: Le casistiche sono essenzialmente tre:
- Nel caso di voci di costo provenienti da prezziario regionale vigente – occorre solo la presentazione del solo computo metrico;
- Nel caso che ci siano singole voci di costo inferiori al prezziario regionale di riferimento – occorre allegare un preventivo per giustificare il nuovo prezzo più basso del prezziario di riferimento;
- Nel caso di voci di costo non previste dal prezziario regionale – occorre presentare tre preventivi.
Faq.: acquisto macchine in leasing.
L’Articolo 7 del Bando, Spese ammissibili prevede fra l’altro la possibilità di acquistare veicoli commerciali per il trasporto dei prodotti trasformati. Tale tipologia di spesa è ammissibile con contratto di Leasing?
R: SI, sono ammissibili i canoni pagati al concedente, per il limite fissato dall’ammissibilità della spesa (entro 36 mesi dall’avvio del BP e comunque, entro e non oltre la presentazione della domanda di saldo). Non sono ammissibili le voci riguardanti gli altri oneri del leasing (contratto, istruttoria garanzia etc.).
Faq.: Investimento minimo in innovazione
In riferimento alle Misure 4.1 e 4.2, al fine dell’attribuzione dei punteggi relativi all’innovazione e alle energie rinnovabili, come si verifica il rispetto delle percentuali sull’investimento?
ESEMPIO
Fatto 100.000 € l’investimento totale al netto delle spese generali, la percentuale per l’innovazione al fine dell’attribuzione del relativo punteggio è:
CASO A: Posto pari a 100.000 l’investimento totale: 100.000€ *25%=25.000€ (importo minimo da destinare all’innovazione);
CASO B: 100.000€ /1.25 =80.000 investimento al netto delle spese per innovazione.
Quale dei due calcoli è corretto?
R: A
Faq.: Interventi di sola commercializzazione
In riferimento al Bando 4.2 “Ordinario” del P.S.R. Regione Basilicata, si chiede di chiarire il seguente dubbio:
– Nell’ultimo comma dell’articolo 6 (pag. 5 del Bando), ed anche in riferimento ad alcune risposte tra le FAQ, viene asserito che le imprese di sola commercializzazione, per partecipare all’Avviso debbano necessariamente “associarsi” ad altre aziende di produzione primaria e/o trasformazione. Per “associarsi” è sufficiente dimostrarlo con contratti di fornitura o deve letteralmente costituirsi nelle forme giuridiche riconosciute (ad esempio: Società, ATI, ATS, Rete di Imprese, ecc.)?
R: si rimanda alla Faq. n. 7
Faq.: Trasformazione di prodotti agricoli
In riferimento al Bando 4.2 “Ordinario” del P.S.R. Regione Basilicata, si chiede di chiarire il seguente dubbio:
– All’articolo 1 (“definizioni”), rinviando all’art. 2 lett. B del Reg. UE 1407/2013 del 18/12/2013 si chiarisce che per trasformazione di prodotti agricoli si intende qualsiasi trattamento di un prodotto agricolo in cui il prodotto ottenuto resta pur sempre un prodotto agricolo; si chiede se un’ impresa avente tra le attività quelle del: ricevimento, selezione, trattamenti di pulitura e/o conciatura, gestione dei parametri per una corretta conservazione (temperatura, umidità, ecc.) ed anche l’insacco di cereali possa essere ricondotta ad impresa di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli?
R: Tali attività sono da considerarsi come prima lavorazione e manipolazione per la prima vendita quindi non rientrano nelle attività proprie di trasformazione dei prodotti agricoli.
Faq.: Interventi di sola commercializzazione – Associazioni di scopo.
In riferimento al Bando 4.2 “Ordinario” del P.S.R. Regione Basilicata, si chiede di chiarire il seguente dubbio:
Nel caso di imprese che svolgono la sola attività di commercializzazione il bando prevede che questi debbano associare prevalentemente imprese operanti nella produzione e/o trasformazione dei prodotti agricoli primari; si chiede nel caso in cui si scelga come tipologia quella dell’Associazione Temporanea di Scopo, è il Capofila a sostenere l’investimento e tutti i conseguenti impegni previsti dal bando? Ovvero la finalità dell’Associazione resta solo quella di disciplinare i conferimenti e la commercializzazione attraverso l’impianto oggetto dell’investimento.
R: SI, nel caso di specie i requisiti di ammissibilità e il rispetto degli impegni sono da intendersi sul capofila.
Faq.: Interventi di sola commercializzazione (minimo conferimento)
In riferimento al Bando 4.2 “Ordinario” del P.S.R. Regione Basilicata, si chiede di chiarire il seguente dubbio:
– Nel caso di imprese che svolgono la sola attività di commercializzazione il bando prevede che questi debbano associare prevalentemente imprese operanti nella produzione e/o trasformazione dei prodotti agricoli primari; si chiede nel caso in cui si scelga come tipologia quella dell’Associazione Temporanea di Scopo, se è corretta la seguente interpretazione: Es. Impresa di commercializzazione (Capofila dell’ATS) commercializza ante-investimento prodotto per circa 100.000 q.li e si impegna (insieme con gli associati) a commercializzare nel nuovo impianto (post-investimento) ulteriori 20.000 q.li per un totale complessivo di 120.000 q.li. L’ATS sarà pertanto costituita dal capofila e da imprese operanti nella produzione e/o trasformazione dei prodotti agricoli impegnati al conferimento (dimostrato dai contratti/precontratti di acquisto e/o fornitura) di almeno 61.000 q.li (51%).
R: Il nuovo impianto che si candida sulla sottomisura deve essere dimensionato e congruo in base al surplus di prodotto da commercializzare a seguito anche dei prodotti conferiti. Nel caso di specie, essendo 100 q.li la capacità attuale del proponente, il conferimento minimo (prevalenza extra aziendale) deve essere pari a 101 q.li (51%), per un totale complessivo di 201 q.li.
Faq.: Criteri di selezione (comparto aziendale)
All’art. 12 “Criteri di selezione” per il principio comparto aziendale, il bando prevede un punteggio aggiuntivo sulla raccolta della produzione (All. 4), si chiede se tale allegato deve esser redatto alla luce dell’intero ammontare dei conferimenti o solo per il 51%?
R: Va redatto per tutto il prodotto primario da trasformare e/o da commercializzare.
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FAQ AGGIORNAMENTO DEL 23 GENNAIO 2018
- COMPILAZIONE DELLA DOMANDA DI SOSTEGNO
- Un’ attività commerciale che intende acquistare un nuovo locale dove poter effettuare produzione e vendita dei prodotti da forno.
Essendo il locale in corso di costruzione e non essendo ancora accatastato all’ “Urbano ” in quanto è in fase di approvazione da parte del Comune la variante in corso d’opera, si chiede se è possibile effettuare la domanda di sostegno, inserendo sul Fascicolo Aziendale la particella come terreno agricolo concesso in fitto, in attesa di accatastamento del fabbricato.
L’accatastamento, in ogni modo, sarà oggetto di integrazione da parte del beneficiario prima del rilascio dell’eventuale Decreto di finanziamento Regionale.
R: per come è formulato il quesito si precisa che:
a. Nella sottomisura 4.2 non sono ammessi investimenti di acquisto immobili;
b. Si presume che per la tipologia di costruzione in corso di realizzazione il terreno non sia, o non lo sia più, con caratteristiche di fondo agricolo, pertanto, se in possesso di un titolo idoneo, andrebbe inserito come tara all’interno del fascicolo aziendale del richiedente; L’intera operazione comunque ed in ogni caso, deve essere ampliamente dettagliata nella relazione tecnica descrittiva dell’azienda e nella parte descrittiva degli investimenti che si intendono realizzare.
2. Un panificio (impresa di trasformazione) che intende realizzare un nuovo negozio/laboratorio, l’adeguamento del laboratorio esistente (sistemazione impianto elettrico) e l’acquisto di un autocarro elettrico per street food. E’ ammissibile un progetto così segmentato, nel senso che l’investimento complessivo va splittato su tre aree?
R: Gli interventi da valorizzare nella domanda sono riscontrabili all’articolo 7 del bando nella tabella di concordanza “Voci di spese SIAN – Investimenti ammissibili sottomisura 4.2
Pur ribadendo che le FAQ non hanno carattere pre-istruttorio, si precisa che l’investimento relativo all’auotocarro da utilizzare a fini street food non risulta ammissibile ai sensi dell’articolo 5 del bando, che recita testualmente: << Mezzi mobili esclusivamente per il trasporto dei prodotti trasformati>>.
- PREVENTIVI
- All’art. 10 del bando si legge in riferimento ai preventivi di spesa delle attrezzature che vanno accompagnati da “relazione tecnico/economica che illustri in modo esaustivo le motivazioni che hanno indotto a scegliere il fornitore con annesse relative richieste inviate ai fornitori.”
Chi deve redigere la relazione tecnico /economica? l’azienda che presenta la domanda o un tecnico?…vanno allegate quindi anche le richieste di preventivo inviate ai fornitori?
R: La relazione tecnico/economica dove si illustra la congruenza dei preventivi deve essere firmata da un tecnico abilitato;
Le richieste di preventivo possono essere inviate, preferibilmente via PEC, sia dal tecnico delegato dalla ditta che presenta la domanda di sostegno che dallo stesso potenziale beneficiario.
- CRITERI DI SELEZIONE
- Mi sembra di comprendere che all’impresa che produce pane igp non possa attribuirsi il punteggio di cui alla trasformazione di prodotti IGP, DOC, ecc..è corretto?
Nel caso in cui invece rientrino anche la produzione di pane IGP, chiedo: il disciplinare del pane di Matera IGP è in fase di approvazione in seguito ad una variazione apportata, per tempi tecnici il pane IGP non si produce attualmente ma potrà essere prodotto a partire da giugno prossimo, in tal caso è attribuibile il punteggio?
R: Si il punteggio è riferito solo alla trasformazione di materia prima iGP, DOC, ecc. e non ai prodotti trasformati che posseggono un certificato di qualità come descritti nella sottomisura 3.1.
2. L’immobile oggetto del programma di investimento deve essere già in possesso della impresa alla data di presentazione della domanda al sian (nel caso di specie contratto di locazione registrato e ULA aperta alla CCIAA) oppure è sufficiente un preliminare di fitto non registrato?
R: L’immobile deve essere presente nel fascicolo aziendale, per le modalità di inserimento e per la documentazione necessaria occorre chiedere al proprio CAA (che detiene il FA) la procedura da seguire.
3. Può rientrare nel criterio alla base dell’attribuzione del punteggio “innovazione” l’investimento in un autocarro elettrico che pur non risultanto introdotto sul mercato italiano da max 2 anni, va a rispondere all’esigenza di riduzione impatto ambientale ed efficienza dell’uso delle risorse naturali?
R: No, l’innovazione in mezzi deve essere conforme a quanto precvisto nel criterio di selezione (introduzione nel mercato italiano da meno di due anni dal rilascio della domanda di sostegno).
4. I punti “Comparto aziendale” per raccolta della produzione primaria entro un raggio di 70 km può essere attribuito al panificio che usa grano locale prodotto entro un raggio di 70 km? va allegato il solo allegato 4 o anche un precontratto?
R: Il precontratto va allegato indipendentemente dall’attribuzione o meno del punteggio del criterio di selezione.
- SPESE GENERALI
La spesa ammessa per la redazione del BPOL è “pari al 4% dell’intero valore” cioè del 4% dell’intero investimento?
R: Le spese generali sono stabilite per un massimale del 10%, nel caso di investimenti di sole macchine ed attrezzature, tale massimale scende al 4% della spesa ammessa. La quantificazione delle spese tecniche deve essere conforme a quanto stabilito dal DM 140/2012 e nel caso specifico del BIPOL dovrà essere imposto come valore V l’importo progettuale, mentre per gli altri investimenti deve essere predisposto un preventivo per ciascu gruppo di investimento con V derivante dal valore del singolo investimento.
- ACCREDITAMENTO TECNICI PER IL RILASCIO DELLA DOMANDA SIAN E COMPILAZIONE BPOL
- Per la compilazione del BPOL è necessario accreditarsi, mi è sembrato di capire dagli allegati alla domanda che posso accreditarmi come delegato della impresa in quanto dottore commercialista, è giusto? Le credenziali vengono attribuite tempestivamente?
R: Per l ‘accreditamento è necessario seguire la procedura riportata nel seguente link: https://europa.regione.basilicata.it/feasr/accreditamento/
- INVESTIMENTI AMMISSIBILI
- E’ ammesso l’investimento in un autocarro elettrico?
R: Il bando prevede l’acquisto di veicoli commerciali per il solo trasporto del prodotto trasformato.
- BENEFICIARI
- E’ possibile partecipare al bando non avendo ancora aperto la partita IVA.
R: NO
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FAQ 1 Punteggio riferito alla trasformazione dei prodotti
D: In riferimento al bando 4.2, si chiedono chiarimenti sull’art. 12. Per ottenere il punteggio riferito alla trasformazione dei prodotti DOP, IGP ecc. di cui alla tabella dell’art. 12 del Bando, basta utilizzare almeno uno dei prodotti DOP, IGP ecc. per ottenere il relativo punteggio?
R: sì, a condizione che sia ben identificata l’operazione per cui viene utilizzato il prodotto DOP, IGP di cui all’art. 12.
Faq.2: Imprese associate
L’art. 4 del bando dice che i beneficiari sono: “Imprese singole o associate operanti nella trasformazione, commercializzazione e/o nello sviluppo di prodotti agricoli (esclusi i prodotti della pesca) di cui all’allegato I del trattato dell’Unione Europea”.
- a) in che modo le aziende devono associarsi?
R: Due o più aziende di trasformazione che intendono associarsi lo possono fare in tutte le forme giuridiche riconosciute dalla normativa nazionale, e aprire un fascicolo aziendale a nome del nuovo soggetto.
- b) Si pensava di costituire una Associazione Temporanea di Imprese (ATI), e per cui, tutte le imprese sono solidalmente responsabili nei confronti dell’ente erogante (art. 37, comma 5, d. lgs. 163/2006).
R: Ai sensi dell’articolo 6 del bando, sono ammessi a presentare domanda di sostegno le aziende iscritte alla Camera di Commercio; poiché l’ATI non ha iscrizione alla C.C.I.A.A. non è ammissibile.
Faq.3: Differenze tra bando 4.2 Ordinario e Bando 4.2 PVF
Volevo un chiarimento sulla differenza tra il bando relativo alla sottomisura 4.2 “Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli. “Progetti di valorizzazione delle filiere agroalimentari” e il bando, sempre della sottomisura 4.2, però ordinario “Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli”.
Pensavo che la differenza fosse nel partecipare o meno ad una filiera, però il dubbio mi sorge perché anche nel bando riservato alla filiera mi posso presentare come impresa singola.
R: La differenza tra i due bandi non è legata alla categoria dei beneficiari che è la medesima, ma all’approccio e al conferimento della materia prima. Nel caso del bando PVF l’azienda di trasformazione deve raccogliere la produzione primaria (contratti di conferimento) all’interno delle aziende agricole aderenti alla filiera; nel Bando ordinario il conferimento (contratti di conferimento) deve essere sempre dimostrato tra trasformatore ed aziende agricole senza vincolo di adesione alla filiera.
Faq.4: Azienda agricola e produzione extra aziendale
Possono aderire anche le aziende agricole e/o società agricole e produttrici (che rispettano il 75% di prodotto extra-aziendale) che in visura camerale è esplicitamente scritto che possono fare trasformazione?
R: La domanda per come è posta indicherebbe un azienda agricola che trasforma prodotto prevalentemente extraaziendale (75% proveniente da altre aziende). Questo contrasterebbe con quanto disposto dal D.lgs. 228/01 e successive modifiche ed integrazioni disponibile sul sito del MIPAAF al seguente indirizzo:https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1055.
Faq.5: Criteri di selezione
A) con riferimento al bando sottomisura 4.2 a valere sul PSR BASILICATA 2014-2020, tra i criteri di selezione di cui all’art. 12 al comparto “Operazioni riferite alla trasformazione di produzioni primarie a quelle previste dalla Misura 3.2” laddove la definizione del criterio riporta “Operazioni riferite alla trasformazione di produzioni primarie a quelle previste dalla Misura 3.2 (DOP. IGP, ecc., eccetto biologico). Nello specifico Fagioli bianchi di Rotonda DOP, Melenzana Rossa di Rotonda DOP, Fagiolo di Sarconi IGP, Peperone di Senise IGP e Produzioni legate a disciplinari SQNZ.” vuol significare che l’attribuzione di tale punteggio è riferita alle sole produzioni elencate o invece anche ad altre produzioni che fanno riferimento a denominazioni DOC, DOP, IGP, ecc (Canestrato di Moliterno IGP, Grottino di Roccanova DOC, Caciocavallo Silano DOP, Caciocavallo Podolico Lucano DOP…).
R: Il punteggio è attribuito alla trasformazione di tutte le produzioni primarie previste dalla misura 3.2 ad eccezione del biologico; le DOP, DOC e IGP di prodotti trasformati non sono da considerarsi valide per l’assegnazione del punteggio.
B) La lenticchia IGP di Altamura (che include importanti areali produttivi della Basilicata), che a fine 2016 ha ricevuto il riconoscimento Ministeriale, può essere meritevole del punteggio riferito alla trasformazione di produzioni primarie a quelle previste dalla Misura 3.2?
R: NO, per il criterio di selezione “Operazioni riferite alla trasformazione di produzioni primarie a quelle previste dalla Misura 3.2” accedono al punteggio solo le produzioni primarie presenti nel paragrafo del PSR “Condizioni di ammissibilità” della misura 3.1 (riportate testualmente all’interno del criterio di selezione del bando).
Faq 6: Spese ammissibili
Tra le spese ammissibili è possibile acquistare un opificio già esistente, ristrutturarlo ed ammodernalo per gli scopi progettuali?
R: NO, come previsto nel bando sono ammissibili le ristrutturazioni solo di immobili aziendali e non vi è la possibilità di acquistare macchine ed attrezzature usate.
Faq 7: Imprese di commercializzazione
Le imprese di sola commercializzazione (per esempio una azienda cerealicola di stoccaggio), per partecipare al bando devono necessariamente associarsi ad altre aziende di produzione primaria e/o trasformazione?
R: SI, anche per le imprese di sola commercializzazione, permane il vincolo del 51% del prodotto, come disposto nell’ultimo comma dell’articolo 6 (prevalenza extra aziendale). Restano confermati anche per le imprese di commercializzazione tutti i requisiti di ammissibilità dell’impresa.
L’art. 10 dei bandi in modalità di filiera ed in modalità ordinaria prevedono al punto 9 “precontratti di fornitura ……. Debitamente firmati e corredati della fotocopia del documento d’identità dei contraenti”, l’art 18 degli stessi bandi al punto 11 prevedono “obbligo di dimostrare con contratti debitamente registrati che almeno ¾ delle produzioni primarie siano di provenienza extra aziendale”. Ai precontratti vanno allegati i documenti di identità o vanno registrati?
R: La differenza tra i due articoli del bando, consta nel fatto che l’articolo 10 prevede la documentazione necessaria in fase di progetto, pertanto prevede la presentazione di precontratti di fornitura; mentre, l’articolo 18 del bando “Impegni specifici collegati alla sottomisura” prevede gli impegni da mantenere dopo la concessione del sostegno e/o al termine della realizzazione dell’investimento, pertanto, i precontratti devono essere sostituiti da contratti di conferimento regolarmente registrati.
Nel comparto olivicolo molti frantoi trasformano le olive dei produttori che ritirano l’olio per le esigenze famigliari e pagano il servizio di molitura – queste situazioni come vanno definite?
R: il servizio di sola molitura del prodotto è da ricondurre al nolo di attrezzature, pertanto non è da considerarsi come un acquisto e/o fornitura di materia prima e quindi non rientra nel computo del ¾ della produzione trasformata.
Faq 8: Investimenti ammissibili
a) La vendemmiatrice e le attrezzature agricole sono finanziabili all’interno della domanda 4.2 e quando queste attrezzature sono da considerarsi innovative?
R: I macchinari ed attrezzature ammissibili sono solo quelle legate alle operazioni di trasformazione e/o commercializzazione e non finalizzate alla produzione e raccolta dei prodotti agricoli.
Le attrezzature si considerano innovative quando rispettano quanto riportato nell’articolo 12 del bando, con riguardo al criterio di selezione “Innovazione”.
b) La pigiatrice dotata di selezione ottica ricade negli investimenti innovativi?
R: Vedasi risposta precedente
Faq 9: Massimali
L’importo massimo dell’investimento per la domanda 4.2 è di 3 Milioni di euro anche per le grandi imprese?
R: Si
Faq 10: Prezziario
Qualora voci di intervento da realizzarsi, non siano presenti nel prezziario ufficiale, in che modo si deve procedere?
R: Nel caso di voci di costo non rivenibili, in nessun caso nel prezziario regionale vigente, occorre procedere con la richiesta di tre preventivi comparabili tra loro e provenienti d ditte concorrenti, allegando anche le note (anche mail) di richiesta del preventivo.
Faq 11: Partecipazione contemporanea al bando Ordinario e PVF
Un potenziale beneficiario della 4.2 può partecipare contemporaneamente ai due bandi Ordinario e di Filiera?
R: Si, nel caso di ammissione a finanziamento del progetto di filiera nell’ambito della misura 16.0, porterà alla automatica rinuncia del progetto candidato sulla misura 4.2 ordinario.
Faq 12: Minimo investimento
Un’impresa di trasformazione che effettua un investimento di € 150.000 euro, di cui acquisto di un immobile per € 70.000 è comunque ammessa al bando, anche se la richiesta di contributo avverrà sulla somma di € 80.000 di investimenti ammissibili (escluso quindi l’acquisto?).
R: Art. 8, ultimo comma del bando. L’investimento minimo, al netto delle spese non ammissibili, deve essere pari a € 150.000.
Faq 13: Investimenti di commercializzazione
Si chiede se le cooperative agricole che sono in possesso di tutti i requisiti di ammissibilità previsti dall’articolo 4 del bando misura 4.2 e, che non fanno attività di coltivazione dei terreni e nel loro fascicolo aziendale hanno solo ed unicamente i fabbricati inerenti l’opificio dove si svolge attività di lavorazione, condizionamento, confezionamento e commercializzazione dei prodotti agricoli degli associati, oppure hanno nel fascicolo solo dei terreni (che non coltivano) dove costruiranno l’opificio aziendale da adibire a commercializzazione dei prodotti agricoli, possano partecipare al bando de quo.
R: SI, con l’impegno di commercializzare con l’impianto ammesso a finanziamento almeno il 51% del valore totale annuo, prodotti ottenuti dalla produzione e/o trasformazione delle imprese associate anche se non direttamente trasformate da quest’ultime. (Art. 6 ultimo comma del bando).
Ultimo aggiornamento 16 marzo 2018, ore 13:20