Terza riunione del Comitato di Sorveglianza PSR FEASR Basilicata 2014-2020

Si è tenuta questa mattina a Palazzo Viceconte, a Matera, la terza riunione del Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale Basilicata 2014-2020 finanziato dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale.  All’incontro hanno partecipato l’assessore al ramo, Luca Braia, il dirigente generale, Giovanni Oliva, l’Autorità di Gestione del PSR Basilicata 2014-2020, Rocco Vittorio Restaino, i dirigenti del Dipartimento Politiche agricole e forestali, i referenti della DG Agri – Commissione Europea, i rappresentanti del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, gli altri dicasteri coinvolti, i responsabili dei dipartimenti regionali e i referenti del partenariato economico e sociale (organizzazioni e ordini professionali, associazioni, sindacati, organizzazioni di categoria), insieme al valutatore indipendente e i referenti dell’organismo pagatore Agea.

L’Autorità di gestione del PSR Basilicata 2014-2020 ha illustrato l’attuazione del programma la cui dotazione finanziaria ammonta a 680 milioni di euro, 412 milioni provenienti dal bilancio europeo e 268 milioni di cofinanziamento nazionale, e ha evidenziato l’avanzamento finanziario e procedurale. Le risorse pubbliche impegnate da maggio 2016 ammontano a 294 milioni di euro, di cui 171,1 milioni di euro rivenienti dal PSR 2014-2020, e 123 milioni di euro risultano in trascinamento dalla scorsa programmazione 2007-2013. Sui pagamenti, ammonta a 50 milioni di euro la quota erogata ai beneficiari, pari al 7,4% delle risorse. Su quest’ultimo dato, durante la riunione è emerso che i forti ritardi da parte dell’organismo pagatore Agea incidono negativamente rallentando l’avanzamento finanziario e procedurale del programma.
Entrando nel merito dell’attuazione, l’Autorità di Gestione ha illustrato le azioni messe in campo da maggio 2016 a maggio 2017. In coerenza con la strategia di sviluppo definita dalla Giunta regionale e con i componenti del tavolo del partenariato sono stati attivati 14 bandi pubblici del PSR Basilicata FEASR 2014-2020.
Ricambio generazionale, introduzione e mantenimento dell’agricoltura biologica, sostegno agli agricoltori nelle aree svantaggiate e di montagna e agli allevatori custodi della biodiversità, strategie per lo sviluppo locale: sono alcuni degli interventi proposti per lo sviluppo del mondo agricolo e rurale lucano, insieme  alle operazioni dedicate alle infrastrutture turistiche e ai servizi per le popolazioni rurali, alla promozione di metodi di produzione integrata e conservativa e al sostegno per le attività di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori nel mercato interno.
Oltre ai bandi del PSR, sono in tutto tre gli avvisi esplorativi con cui gli attori del mondo della ricerca e delle imprese dei diversi comparti agricoli sono stati protagonisti, partecipando a manifestazioni di interesse dedicate alla valorizzazione delle filiere, alla costituzione di gruppi operativi e alla realizzazione di nuovi prodotti e/o progetti pilota.
In continuità con la fase esplorativa, sono di prossima pubblicazione i bandi sulla cooperazione e sulle filiere ed è attualmente in corso il bando dedicato alla Misura 16.1 con cui è  possibile aderire ai progetti per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi e realizzare un piano di attività con partner del mondo agricolo e della ricerca scientifica. Altra occasione importante per le imprese e per gli istituti di ricerca e le Università è rappresentata dal bando Misura 10.2.1 in scadenza il prossimo 31 luglio 2017, che favorisce, attraverso proposte specifiche per razze e specie in via di estinzione, la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse genetiche in agricoltura con l’obiettivo di promuovere l’agrobiodiversità.
Durante la seduta del comitato di sorveglianza sono state illustrate e approvate anche alcune modifiche alla versione n. 3.1 del Programma e la Relazione Annuale di Attuazione (RAA) 2016. Sono inoltre state fornite informative sul rispetto delle condizionalità ex ante di rilevanza regionale, sugli esiti dell’incontro annuale 2016 tenutosi a Bruxelles, sull’attuazione della strategia di comunicazione e pubblicità e sulla valutazione ex ante degli strumenti finanziari.
La documentazione con le informazioni di dettaglio è consultabile e scaricabile dalla pagina dedicata.

Braia: CdS Psr Basilicata 2014-2020 passaggio importante per prossimi bandi

“Risorse, sostegno ma anche programmazione e visione. Continua ad essere questa la direzione intrapresa dal Psr Basilicata 2014-2020. Il lavoro fatto in questi mesi con i componenti del Comitato è oggi approdato nella seduta plenaria finalizzata a mettere in campo le modifiche al PSR presentate, e di prossima approvazione, che sono utili a riallineare i criteri e gli obiettivi fondamentali per dare alle aziende agricole la possibilità di migliorare la propria capacità produttiva ed organizzativa ed al settore agricolo regionale sviluppo e basi economiche sostenibili.”
Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia al termine del terzo incontro del Comitato di Sorveglianza svoltosi oggi a Matera, alla presenza dei rappresentanti della Commissione Europea DG-Agri del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
“Siamo ad passaggio di boa importante – prosegue l’Assessore Braia – nella nuova programmazione che ci vede, da maggio 2016 ad oggi, con 294 milioni di euro di risorse pubbliche impegnate di cui 171 milioni per le misure di sostegno PSR 2014-2020 e 123 milioni in trascinamento dalla programmazione 2007-2013, pari al 43,4% dei 680 milioni di euro che l’Europa mette a disposizione dell’agricoltura lucana, dato esattamente in media con quello delle altre regioni, e con 14 bandi emessi in poco più di un anno oltre a tre manifestazioni di interesse.
Cinquanta milioni di euro invece sono le risorse erogate da Agea ai beneficiari pari al 7,4%, vicina alla media nazionale dell’8%, tra le prime regioni del Sud e prima tra quelle che non hanno l’organismo pagatore regionale. Il dato avrebbe potuto essere di circa l’11% se fossero stati pagati i sostegni al biologico (19 milioni di euro all’anno), all’integrato e verso i giovani primi insediati.  I ritardi dell’organismo Agea  rischiano di vanificare lo sforzo che la Regione Basilicata sta mettendo in campo e che ci restituisce comunque un dato di performance in linea con la media nazionale.  Tra le principali novità proposte nella modifica, frutto di mesi di confronto e condivisione con tutti gli attori coinvolti e protagonisti del comitato, l’accesso facilitato a strumenti finanziari e di credito, la riconversione produttiva che rende finanziabile anche la conversione a coltura diversa, gli interventi sulle reti acquedottistiche rurali, l’inclusione delle aree con meno di 2000 residenti per le attività extra agricole, le operazioni di infittimento, una migliore realizzazione dei piani di gestione forestale. La qualità progettuale viene ufficialmente inserita tra i criteri di selezione della misura 16.0 di prossima uscita relativa alla valorizzazione delle filiere agroalimentari.
Proposte alcune modifiche ai criteri di selezione dei prossimi bandi che consentono di riallineare, tra gli altri, i punteggi da assegnare alle aree di montagna, di collina e di pianura ed inoltre di premiare le filiere che dimostreranno completezza, dalla produzione alla trasformazione fino alla commercializzazione.
In una fase storica – conclude l’Assessore Luca Braia – che vede mantenere stabile in Basilicata il valore aggiunto del settore agricolo al 5,5% del totale regionale (in controtendenza rispetto alla flessione del dato nazionale per Bankitalia) continuiamo a lavorare per programmare il futuro del comparto e provare a dare certezze, accompagnando gli investimenti in una competizione oramai globalizzata. Non possiamo e non vogliamo assolutamente rischiare l’effetto contrario che vede da una parte una Basilicata virtuosa che accelera e fa di tutto per incentivare gli agricoltori a fare investimenti per una determinata direzione di sviluppo e che farà tesoro di tutte le riflessioni scaturite da questa rinnovata responsabilità condivisa, e dall’altra un organismo pagatore nazionale che non accompagna con la stessa velocità la spinta propulsiva che stiamo provando a dare al settore primario.”

 

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