Il lavoro e la formazione in un secolo di fotografie d’autore.
Nell’anno di Aarhus 2017 Capitale Europea della Cultura, l’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen ospita diverse attività dedicate alla Basilicata e a Matera, la cittá dei Sassi, Capitale Europea della Cultura nel 2019, in una sorta di ideale passaggio di testimone.
A seguito della presentazione del primo episodio del documentario “Matera 15/19″, sarà inaugurata la mostra “Costruire la Basilicata: il lavoro e la formazione in un secolo di fotografie d’autore”. L’esposizione intende promuovere la conoscenza e la valorizzazione della Regione e dell’azione dell’Unione europea in Basilicata attraverso l’utilizzo di risorse comunitarie, per le quali il PO FSE Basilicata 2014/2020 ha previsto diversi interventi.
Proporre una visione il più completa possibile sulla Basilicata è il fine della mostra, che vuole essere prima di tutto un omaggio alla fotografia in quanto arte e poi anche veicolo per il recupero di una memoria storica complessiva.
15 giugno – 15 luglio 2017 – Prorogata fino al 9 Agosto
Istituto Italiano di Cultura, Gjørlingsvej 11, 2900 Hellerup
Copenaghen – Danimarca
La Basilicata tra sviluppo ed innovazione. La storia ritrovata attraverso la fotografia
Questo perché, utilizzando le parole di Lello Mazzacane, la Basilicata «è stata rappresentata più che descritta», troppo spesso attraverso stereotipi destinati ad identificarla come terra primitiva, dolorosa. Se è vero che questa è stata sicuramente una realtà comune a tutti i luoghi della nostra nazione in una certa epoca, è altrettanto vero che la fotografia è stata uno strumento per avvalorare una rappresentazione ideologica destinata ad imprimere nell'immaginario collettivo un'idea specifica della Lucania che ancora oggi persiste con grande tenacia e che nasce da un preciso processo storico. Ecco allora che documentare la storia dello sviluppo della Basilicata, in un periodo di grande crisi economica e sociale, come quello attuale, assume una valenza simbolica che mira a sollecitare una riflessione immediata nello spettatore.
La mostra è divisa in quattro sezioni. La prima, Lavori d’altri tempi? attraverso un titolo volutamente interrogativo, intende sottolineare la soluzione di continuità tra un passato che non è del tutto estinto ed un presente che riconferma questo passato al fine di preservarlo.
La seconda sezione, Basilicata in costruzione, è, insieme alla parte dedicata alla Formazione, l'anima della mostra, e cerca di offrire un racconto per immagini che illustri lo sviluppo, faticoso ma costante, di una regione.
La terza sezione, Dalle scuole di mestiere al Fondo Sociale Europeo, ricostruisce un percorso che, partendo dalle scuole di mestiere di inizio Novecento, muove verso le prime attività imprenditoriali rivolte in particolare al sociale, e giunge ai giorni nostri, ad una Basilicata sempre più proiettata verso l'Europa, in cui la creazione di nuovi saperi, che investono i campi più eterogenei, diventa essenziale per la tenuta economica e sociale del territorio.
L'ultima sezione, infine, Sguardi d'oggi, interpreta il tema del lavoro e della formazione attraverso lo sguardo di un gruppo di fotografi lucani: dai loro scatti si evidenzia pienamente la dicotomia di questi tempi in cui, al sentimento di precarietà, legato all'incertezza dei tempi, si affianca altrettanto tenacemente la voglia di reagire attraverso la crescita di nuove capacità che, partendo dalle esperienze del passato, possono rappresentare lo strumento utile a guidarci fuori dalla crisi.
La Basilicata e il Fondo Sociale Europeo
Questa mostra illustra un percorso faticoso ma affascinante, che nell’arco di poco più di cento anni, ha portato la Basilicata ad essere pienamente inserita nel tessuto sociale ed economico dell’Italia, pur in presenza di ritardi e deficit che oggi devono rappresentare lo stimolo per una crescita ulteriore.
Le fotografie esposte raccontano di antichi mestieri che non hanno mai cessato di esistere presso le nostre comunità, ma che si sono trasformati ed innovati, ponendosi in una relazione sostanziale con quelli moderni e più diffusi, nati con l’avvento dell’era digitale e della globalizzazione; ci mostrano lo sviluppo infrastrutturale della regione attraverso il coinvolgimento di menti brillanti e visionarie; ci narrano del desiderio di emancipazione dei singoli individui attraverso l’apprendimento e l’istruzione.
Il percorso espositivo illustra, infatti, come proprio l’istruzione e la formazione professionale hanno vissuto una profonda evoluzione fino ad assumere un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico, sociale e culturale. Non a caso la strategia “Europa 2020” pone la conoscenza e l’innovazione alla base degli obiettivi di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Di primaria importanza alle azioni di sviluppo socioeconomico che hanno accompagnato la Basilicata è stato il ruolo giocato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) che è nato nel nuovo contesto europeo nel 1957 con il Trattato di Roma ed ha tutt’altro che esaurito la sua spinta propulsiva nei nostri giorni.
Attraverso il percorso espositivo sarà possibile conoscere come proseguirà l’intervento del Fondo Sociale Europeo con la programmazione 2014/2020, quali sono le opportunità offerte e quali i destinatari dei progetti.
Il PO FSE Basilicata 2014/2020
Il FSE è il principale strumento utilizzato dall’UE per agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro e l’aggiornamento professionale, sostenere l’occupazione e l’innovazione, favorire opportunità lavorative più eque. A questo fine, il FSE investe nel capitale umano dell’Europa: i lavoratori, i giovani e chi è alla ricerca di un lavoro.
Il Programma FSE Basilicata 2014/2020 (PO) si basa sull'analisi del contesto socio-economico regionale e sulla lettura dei fabbisogni regionali emersi alla luce della Strategia Europa 2020 della Commissione Europea, del Piano Nazionale di Riforma 2013, delle Raccomandazioni del Consiglio Europeo del 2014 e degli indirizzi di programmazione regionale definiti con l’avvio della nuova legislatura regionale il 19 dicembre 2013.
Le azioni del P.O. FSE Basilicata 2014-2020 sono rivolte sia alle varie categorie sociali svantaggiate come persone disoccupate o inoccupate, persone a rischio di ingresso nella condizione di disoccupato di lunga durata, lavoratori fuoriusciti dalla fruizione di ammortizzatori sociali, donne, giovani, famiglie in difficoltà, scuole di secondo grado e studenti che ad occupati, liberi professionisti, imprenditori.
È previsto l’intervento del FSE, mirato ad estendere e diversificare le prospettive di lavoro, migliorando quindi l’inclusione sociale delle popolazioni residenti. Infatti, in concomitanza con gli eventi di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, saranno messe in campo azioni diversificate e sinergiche con gli obiettivi del PO – FSE 2014/2020.
Il PO FSE Basilicata 2014/2020: obiettivi
- Inserimento lavorativo: verranno avviati percorsi mirati a formare i cittadini e ad aiutarli a trovare un’occupazione. Specifiche iniziative saranno rivolte a sostenere gli imprenditori, tramite fondi di avviamento, ed anche le aziende che devono affrontare una riorganizzazione o la mancanza di lavoratori qualificati. Aiutare i giovani a entrare nel mercato del lavoro costituirà una priorità del FSE.
- Inclusione sociale: verranno finanziati progetti che mirano a fornire alle persone in difficoltà e a chi appartiene a gruppi svantaggiati le competenze necessarie per trovare lavoro e garantire loro indipendenza e sicurezza finanziaria.
- Istruzione migliore: verranno finanziate iniziative sia per la riduzione del tasso di abbandono scolastico, volte ad assicurare che i giovani completino il loro percorso formativo e ottengano competenze in grado di renderli più competitivi sul mercato del lavoro, che per il miglioramento delle opportunità di istruzione professionale ed universitaria.
- Rafforzamento della capacità istituzionale ed amministrativa: verranno realizzati interventi per favorire l’aumento della trasparenza e il miglioramento delle prestazioni della pubblica amministrazione.
Il PO ha una dotazione finanziaria di € 289.624.168 di cui 50% di cofinanziamento UE e 50% di cofinanziamento Stato e Regione Basilicata.