“PASS PASS: sentieri accessibili e inclusivi”

COHESION, il web magazine che tratta le politiche di coesione europea, questo mese ha dedicato un ampio spazio al progetto PASS PASS  inserito nelle attività del programma FSE 2014-2020 e finanziato dall’avviso pubblico “Presentazione di proposte progettuali innovative finalizzate alla creazione di percorsi di accompagnamento a persone in particolari condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale

Un percorso rivolto alle persone oltre che alle comunità locali

 Dietro ogni avviso pubblico si celano esperienze, gruppi attivi, realtà territoriali che l’Autorità di Gestione del Fondo Sociale Europeo Basilicata cerca di raccontare con storie reali. È per questo che ha destato interesse il progetto “PASS PASS: sentieri accessibili e inclusivi” con capofila la cooperativa sociale “Promozione 80” di Oppido Lucano e partner operativi For.ma (Ente di formazione professionale) e Il Ritrovo (impresa sociale) di Picerno oltre ai Comuni di Oppido Lucano, Pietragalla ed Acerenza.

Il progetto, inserito nelle attività del programma FSE 2014-2020 e finanziato dall’avviso pubblico “Presentazione di proposte progettuali innovative finalizzate alla creazione di percorsi di accompagnamento a persone in particolari condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale”, si è ispirato ai 17 Goals dell’AGENDA ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e si propone di favorire un migliore accesso dei flussi turistici nonché rendere riconoscibile il territorio attraverso il coinvolgimento di stakeholder territoriali, la mappatura gpx e l’inserimento di idonea cartellonistica della sentieristica nei comuni aderenti al progetto. Tutto ciò in un’ottica di co-programmazione tra un partenariato pubblico e privato quale elemento innovativo dell’avviso (in anticipo sull’attuazione dell’art 55 del Codice del Terzo Settore).

Il progetto, partendo dalla valorizzazione del territorio lucano, quale veicolo aggregativo delle comunità locali, ha avuto come obiettivo generale quello di individuare e formare figure per la tutela e la valorizzazione del territorio nell’ottica di un turismo sostenibile ed accessibile anche ai disabili.

Vale a dire: un percorso rivolto innanzitutto alle persone svantaggiate oltre che alle comunità locali, partendo dalla considerazione che la fruizione della natura è un diritto universale.

I contesti naturalistici e i sentieri, dunque, visti come veicolo di aggregazione ed inclusione, Pass Pass si configura quindi come una vera e propria “strategia sociale”.

Attraverso lo sviluppo del progetto Pass Pass, la sentieristica viene profilata e resa fruibile ai diversi fruitori attraverso una piattaforma web.

I partecipanti ai vari laboratori, spiega l’ideatore dell’iniziativa Teodoro Avigliano, protagonisti anche della prima fase del progetto, hanno individuato e tracciato i percorsi più idonei per un turismo accessibile a tutti. Il gruppo dei destinatari (per un totale di 16 nuclei familiari come destinatari diretti e circa 30 come destinatari indiretti)  del progetto che comprendeva anche 4 ragazzi diversamente abili coinvolti in ogni attività, si è saldato in maniera tale che alcuni dei partecipanti normo dotati attraverso un processo di auto mutuo aiuto spontaneo, accompagnato anche dal supporto di educatori, animatori, assistenti sociali e psicologi dedicati, sono spontaneamente diventati accompagnatori stabili dei ragazzi svantaggiati, anche oltre l’ambito temporale strettamente legato al progetto.

A rimarcare il senso di cooperazione fra i partecipanti durante le attività di laboratorio, segnaliamo lo studio svolto per la realizzazione di un prototipo di carrozzina per disabili adatta a percorsi extraurbani.

Il racconto delle storie di ognuno di loro, nei vari focus group, ha consentito momenti di condivisione e riflessione importanti.

Si sono rivisti, dopo la pandemia, i sorrisi e gli abbracci di persone che vivono una condizione di difficoltà, respirando il profumo dei fiori e scoprendo la storia di luoghi vissuti.

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