Riunione Comitato di Sorveglianza del PO FSE 2014-2020
Si è svolta oggi a Matera, presso Palazzo Viceconte, la terza riunione del Comitato di Sorveglianza del Po Fse 2014-2020. Gli assi in cui si articola il Programma concernono i temi della promozione dell’occupazione, del sostegno della mobilità dei lavoratori, della promozione dell’inclusione sociale e del contrasto alla povertà e dell’investimento nelle competenze, nell’istruzione e nell’apprendimento permanente, oltre all’innalzamento dell’efficacia amministrativa e dei servizi pubblici.
In apertura dei lavori Elio Manti, dirigente generale del Dipartimento Programmazione della Regione Basilicata, dopo aver rivolto all’assemblea i saluti del Presidente Pittella, ha sottolineato l’importanza dell’incontro “finalizzato alla verifica dello stato di attuazione del programma, strumento indispensabile per lo sviluppo delle politiche sociali ed amministrative sul territorio”.
Francesco Pesce, Autorità di Gestione del Fse, nell’intervento introduttivo ha sintetizzato i risultati della programmazione 2007-2013, ricordando i dati essenziali ed identificativi: 8.000, i progetti finanziati e certificati; 105.000, i soggetti beneficiari ed oltre 325 milioni di euro, le spese totali ammissibili rispetto ad un programmato complessivo pari a circa 322 ml.
“Si è trattato di un programma, che ha conseguito ottimi risultati” ha dichiarato l’alto dirigente. “Numeri certamente soddisfacenti, tanto più tali se impattanti sul territorio e percepiti pienamente dai beneficiari”.
All’incontro, hanno preso parte anche Cinzia Masina, capo unità aggiunto della Commissione Europea, e Lodovico Conzimu, che hanno confermato l’orientamento comunitario nella direzione di un maggiore e proficuo sostegno alle politiche sociali e di coesione, a protezione dei cittadini e a difesa dei loro diritti, e ribadito la massima attenzione rivolta dal Governo italiano a queste tematiche sottolineando che il 2017 sarà un anno ricco di sfide.
Tra i punti all’ordine del giorno, anche le proposte di modifica dei criteri di selezione in merito alle quali si rende necessario modificarli nella parte relativa alle procedure di affidamento per le esigenze e gli aspetti concernenti l’adeguamento alle modifiche apportate al D.lgs.n. 50/2016, recante la disciplina dei contratti pubblici, dal D.Lgs. n. 56/2017 e, inoltre, la previsione degli affidamenti agli Enti strumentali della Regione Basilicata, in particolare, al Lab.
Per quanto riguarda l’ipotesi di modifica del Po Fse Basilicata 2014-2020, la stessa si caratterizza per l’introduzione di ulteriori tipologie di azione nell’ambito di alcuni obiettivi specifici per consentire una più adeguata finalizzazione delle risorse e per la sostituzione di alcuni indicatori e/o la modifica dei relativi target che sono risultati sovrastimati. In tale contesto, sono state ricordate come priorità l’aumento dell’occupazione femminile, il miglioramento delle competenze chiave degli allievi, l’innalzamento del livello di istruzione della popolazione adulta e la qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale.
Tra gli argomenti dibattuti al tavolo istituzionale, ha trovato spazio anche la presentazione del progetto “Excellence in Education” che, prevede l’attivazione di percorsi di studio con metodologia Clil, cioè lo studio di alcune materie curricolari in inglese ed il riconoscimento da parte del Cambridge International, vale a dire il rilascio delle certificazioni spendibili a livello europeo.
E’ stato ricordato, inoltre, che le risorse finanziarie previste dal Programma ammontano ad oltre 289 milioni di euro e sono finanziate dalla Commissione europea, dallo Stato e dalla Regione.
Alla fine dei lavori il Comitato di Sorveglianza ha approvato la modifica dei criteri di selezione e la proposta di modifica del Programma operativo Fse 2014-2020.
E’ stato approvata, altresì, la Relazione di attuazione annuale (Raa) relativa all’anno 2016.
Nell’ambito del Comitato, infine, le informative fornite hanno trovato una grande attenzione ma, allo stesso tempo, dalle parti economiche e sociali è stata avanzata una richiesta di maggiore coinvolgimento attraverso le procedure che regolano i rapporti tra le istituzioni e le parti economiche e sociali.